ELABORAZIONE DEL LUTTO

 “Il tempo non esiste, è solo una dimensione dell’anima. Il passato non esiste in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto deve ancora essere, e il presente è solo un istante inesistente di separazione tra passato e futuro”. Sant’ Agostino

Per secoli e millenni di storia la morte è stata considerata un fenomeno naturale, presente nella vita di ognuno di noi. A causa anche di una durata inferiore della vita, un altro tasso di mortalità infantile e alta frequenza di epidemie la comunità era molto consapevole della fragilità della vita.

La nascita e la morte facevano parte della vita allo stesso modo. C’era la consapevolezza che per chi muore e per chi rimane che ignorarla non sia la soluzione ottimale.

Ora la cultura dominante ha portato la morte ad essere un tabù dove siamo bombardati di messaggi di valori legati a essere belli, atletici, eleganti, ricchi e felici. Dove è sbagliato aver tempo per il dolore, la stanchezza, la diversità, la malattia, l’handicap, la vecchiaia, la morte.

La morte buona non esiste, ci può essere in molti casi una morte più o meno serena e accettata. 

La persona che si avvicina alla fine della propria vita non desidera avere commiserazione o ascoltare menzogne sul suo futuro, ha bisogno di un sostegno fisico, affettivo, psicologico e spirituale che possa accompagnarla a rendere più sopportabile il suo ultimo respiro.

Ogni perdita che ci troviamo a vivere richiede del tempo per poter essere elaborata.

Quando perdiamo qualcuno che amiamo molto ci sentiamo sopraffatti dal dolore e dal senso di solitudine.

Abbiamo bisogno di darci il tempo per fare scorrere le nostre lacrime, il nostro dolore dal profondo dalla nostra anima.

Se riusciamo a comunicare il nostro dolore a persone che amiamo e di cui ci fidiamo la nostra guarigione inizia a aver inizio. Se abbiamo l’opportunità di un percorso spirituale accanto alle persone che amiamo riusciamo a sentire una presenza di comprensione e affetto, fonte di conforto e fede.

La psicoterapeuta è un luogo sicuro di ascolto del nostro dolore e nel favorire col tempo la rinascita della nostra anima.

Le fasi del lutto generalmente sono: negazione, patteggiamento, rabbia, depressione e accettazione.

Nell’elaborazione del luto dobbiamo confrontarci con la realtà della perdita e superare la tendenza a negare l’evento della morte. Sperimentiamo il dolore e sentimenti di depressione, desiderio di isolamento e il vuoto legato alla perdita del proprio caro.

A livello spirituale e pratico dobbiamo trovare un nuovo luogo nella propria vita interiore dove il nostro caro sarà presente non solo con il senso di tristezza ma di gratitudine e amore.

L’adattamento alla realtà ci porterà a accettare l’assenza e i cambiamenti dovuti a quell’assenza dove dovrò sviluppare nuove capacità di adattarsi a nuovi ruoli, al nuovo senso di sé e del mondo.

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